domenica 20 agosto 2017

Il terrorismo ed i sistemi di guida automatizzata



- Aggiornato con un video inserito il 21 agosto  -

L'economia, nell'accezione più vasta della sua definizione, è il motore che fa muovere il mondo.
Al mondo non esiste nessuno che faccia qualcosa per gli altri: anche gli atti di abnegazione e sacrificio personale a beneficio terzi vengono compiuti per soddisfare il proprio Io.
Ma il livello di coscienza che media l'inconscio con lo stato cosciente può essere destrutturato e ricostruito in modo da ottenere una totale dipendenza psicologica.
L'ultracinquantennale progetto MKUltra ha dimostrato come sia possibile tutto ciò, con la creazione in poche settimane, a partire da un individuo sano di
mente,  di personalità multiple "addormentate" da risvegliare a comando.
Il condizionamento mentale risulta più facile ed efficace se si opera su individui già plagiati da un credo religioso inculcato loro nei primissimi anni di vita. Un adagio gesuita afferma "Dateci un bambino fino all'età di 6 anni, egli rimarrà gesuita per tutta la vita."
Le religioni, con i loro dogmi, le loro regole e soluzioni calate dall'alto, sono concepite per impedire la crescita spirituale dell'individuo, che non può che avvenire in base ad un processo autarchico ed incondizionato.
Il risultato è quello di disporre di Candidati manchuriani dormienti da attivare alla bisogna: solo così si spiegano tanti atti di terrorismo operati da persone apparentemente normali ed integrate nella società anche se spesso molto giovani, come nel recente caso di Barcellona.
Di questo si può star certi soprattutto quando gli autori di tali attentati si suicidano in azione oppure vengono freddati subito dopo: è troppo grande  il rischio che la personalità originale venga successivamente a galla, nel corso di un interrogatorio, e fornisca un quadro del condizionamento mentale che ha subito e, peggio, l'identità dei suoi aguzzini.

Manichini "morti" a Nizza
Tutte le azioni terroristiche sono congegnate per distorcere la realtà percepita e versioni dei fatti altrettanto distorte fornite dai i media, dipingono quadri delle situazioni che poco hanno a che vedere con la realtà reale ma sono perfettamente funzionali ai fini ultimi, cioè a quell'economia di cui si parlava in apertura.
Dietro al piano di frammentazione etnica e sociale dell'Europa, non esistono solo gli interessi dei banchieri globalisti ma anche quelli di grossi gruppi industriali e finanziari sempre pronti a cavalcare l'onda di qualsiasi cambiamento - in meglio o in peggio, non ha alcuna importanza - per trarne profitto.
E così, abbiamo inaugurato l'epoca degli attentati messi in atto direttamente con dei normali mezzi di trasporto. E la cosa dovrebbe far riflettere chi attribuisce alle armi vere e proprie il dilagare della delinquenza e del terrorismo. Qualsiasi cosa può essere utilizzata per uccidere: bisogna perseguire la volontà di uccidere, non i gli oggetti utilizzati. Poco tempo fa in Svezia, a seguito di un attentato messo maldestramente a segno utilizzando un furgone o qualcosa del genere, la risposta delle autorità non sarebbe potuta essere più ottusa ed inconcludente: vietare il transito di veicoli nelle zone più frequentate della città.
Con la stessa logica irrazionale, si vorrebbe disarmare la gente che acquista e denuncia regolarmente le armi che possiede.
Ma la Svezia, soprattutto a causa di un'immigrazione incontrollata attuata dopo aver destrutturato la società endemica a mezzo di un femminismo istituzionale, è una società decadente anzi già decaduta e difficilmente recuperabile, in cui è normale morire soli e dimenticati perfino dai propri familiari.


Siccome Hollywood spesso ci lancia messaggi e ci sbatte in faccia quasi a deriderci verità incombenti, molti film basati su letteratura di fantascienza ci hanno prefigurato dei mondi possibili verso i quali stiamo effettivamente scivolando in piena accelerazione.
Ci hanno messo in guardia sulla potenza dei sistemi di controllo e sulla pervasività di determinate tecnologie che molti si ostinano ancora a definire "fantascientifiche", ci hanno avvertito sul rischio concreto che delle Intelligenze Artificiali possano giungere ad autodeterminarsi e smettere di asservire i nostri interessi oppure possano essere controllate a beneficio esclusivo di ristretti gruppi di comando.
Troppo lungo sarebbe un elenco di testi e film incentrati su ipotetiche distopie prossime venture, a partire dal Mondo Nuovo di Huxley, passando per il profetico 1984 di Orwell, Io Robot di Asimov, il film War Games, la saga cinematografica di Terminator, i due The Manchurian Candidate, eccetera.
Nelle odierne ricorrenze, un film particolarmente anticipatore potrebbe essere Minority Report, nel quale si prefigurano molte condizioni distopiche in cui già ci troviamo oppure potremmo trovarci tra poco: l'esistenza di una polizia "precrimine" che con indagini condotte grazie ad un controllo pervasivo e permanente sulla popolazione (1984) potrebbe giungere ad arrestare preventivamente presunti criminali che magari non avrebbero mai portato a compimento alcun crimine; velivoli volanti silenziosi e dalle porte che si smaterializzano a comando (descritte da molti addotti); scannerizzazioni dell'iride attuate in automatico in ogni luogo pubblico (già all'ordine del giorno per l'accesso in aree sensibili); veicoli di trasporto personale a guida automatizzata (in fase di studio avanzata, tanto avanzata che si sono verificati già i primi incidenti mortali - vedi links a margine).
Non c'entrerà assolutamente nulla con gli effetti sociali pianificati con gli atti di terrorismo "veicolare" ma bisogna prendere atto che il colosso informatico Google - che ha già digitalizzato gran parte delle strade pubbliche occidentali col suo Earth - sta investendo molto nei sistemi di "realtà aumentata" e di guida autonoma; inoltre BMW e Daimler (Mercedes, Smart) sono in trattativa con Apple per realizzare tecnologie simili.
La libertà di poter guidare i nostri veicoli è una delle ultime che ci rimangono: esiste il rischio concreto che un giorno molto prossimo saremo obbligati per legge a ricorrere a sistemi di guida automatizzati con le scuse della sicurezza stradale e sociale. Bisogna riflettere sul fatto che questo comporta automaticamente due grossi rischi: una tracciatura (ancora) più invasiva dei nostri spostamenti e della nostra vita (le auto potrebbero essere equipaggiate in origine di strumenti di spionaggio come microfoni e microtelecamere interne, oltre che dell'indispensabile sistema di tracciamento satellitare) e, soprattutto, la possibilità da parte di malintenzionati più o meno governativi di assumere il controllo remoto del veicolo per scopi che non è difficile immaginare, costa anche meno che condizionare mentalmente un "candidato" per tre settimane.


Articoli di riferimento: