giovedì 31 agosto 2017

Categorie privilegiate

La Legge sarebbe uguale per tutti ma per qualcuno - o addirittura intere categorie di individui - è più uguale.
Quotidianamente, centellinando i deliri dei media di regime, si possono apprezzare le condanne di chi detiene (per il momento) il potere contro tutte le categorie non allineate al Pensiero Unico PD-pentastellato, alla morale di regime, alle improbabili verità ufficiali. Tutti coloro che non pensano altrimenti sono allora etichettati come complottisti, razzisti e - quando proprio mancano gli argomenti, come spesso accade negli ambienti sinistri - perfino fascisti, riesumando un credere morto e sepolto dalla storia.
Così, un dogma del Pensiero Unico dominante sancisce che quando muore un ciclista, la colpa sia sempre da addossare al mezzo motorizzato che lo investe.
Una recente vicenda dal simile epilogo, è avvenuta nel veneziano a danno di un turista sloveno 75enne, attore un automobilista diciottenne del posto che, alle 5:30 di mattina rientrava a casa.
Per farla breve, dopo aver investito il ciclista, il giovane si è allontanato rientrando a casa ma i genitori, insospettiti dalle sue spiegazioni riguardo i danni riportati dall'auto, hanno voluto indagare e quando a loro è apparso tutto chiaro, hanno deciso di denunciare il figlio ai Carabinieri.
Fin qui nulla da eccepire (omissione di soccorso, ecc.) ma la vicenda ricorda per certi versi la vicenda del giovane denunciato alla G.d.Finanza dalla madre perché fumava marijuana col risultato che lo stesso si lanciò nel vuoto preferendo il suicidio all'arresto. Magari non c'entra nulla ma a me è la prima associazione d'idee che mi è saltata in mente. Forse un parallelo tra i due contesti potrebbe essere costituito dalle rispettive cause scatenanti del dramma: nel primo caso l'investimento di un ciclista che secondo buon senso non dovrebbe circolare sulle strade aperte ai veicoli motorizzati, nel secondo il suicidio di un giovane che secondo buon senso non dovrebbe essere accusato di fumarsi le foglie di una pianta la cui coltivazione è vietata solo per la convenienza economica di una chiera di industriali e malviventi. 
Due casi di morti dovute alla mancanza di buon senso... .

Come da manuale, il giovane è stato trovato positivo ad alcool e "droghe" non meglio identificate, anche se - per la verità - un certo numero di ore dopo il fattaccio ma quello che mi chiedo io è: se è abbastanza normale, in piena estate, che un giovane rientri a casa in auto - magari un po' alticcio o alterato - alle 5:30 di mattina, che diamine ci faceva un turista in bici in mezzo alla strada ad un'ora del genere?!?
Il vero punto è che la circolazione dei veicoli a trazione animale andrebbe severamente regolamentata in quanto del tutto incompatibile col normale traffico veicolare motorizzato. Inutile lamentarsi poi se accadono gravi incidenti: il principale parametro che determina un incidente stradale, assieme ad una "rotta di collisione" è la differenza di velocità tra due veicoli: o si eliminano dalle strade i veicoli non motorizzati oppure si regredisce all'età del cavallo. Non esiste possibilità di mediazione, salvo una totale e netta separazione delle rispettive sedi stradali.