martedì 9 agosto 2016

Piccoli crimini quotidiani: storia d'estate quarant'anni avanti nel futuro

Nella foto si configurano almeno tre reati
Se un italiano tornasse nel suo Paese dopo 40 anni consecutivi trascorsi in un altro Paese, in un altro mondo, in un altro tempo oppure... in coma, quali difficoltà incontrerebbe a riprendere la sua vita quotidiana?

Immaginiamo pure che per qualche motivo spiegato dalla Teoria della Relatività Generale (magari negli anni '70 ha trovato il modo di viaggiare a velocità prossime a quelle della luce) la sua vitalità, le sue pulsioni, il suo fisico ed i suoi dati anagrafici siano rimasti gli stessi di quando aveva 17 anni. Per cui risulta essere minorenne ancor oggi. Non vedrà l'ora di riprendere la sua vita quotidiana fatta di rapporti sociali e scorribande con gli amici. Tra l'altro è ancora estate.
Siccome è un bel ragazzo ed è molto
socievole, non avrà problemi ad inserirsi nel nuovo ambiente ed a trovare in breve tempo una ragazza da portare in giro con la sua vecchia moto che ritrova ancora funzionante in garage (una moto a due tempi ovviamente: una 4T ferma da 40anni come minimo ha i segmenti fusi dalla ruggine col cilindro).
Tra l'altro il suo modo di vestire ed il (non) taglio dei suoi capelli è tornato di moda ed a prima vista non si differenzia più di tanto dai suoi coetanei, fatta eccezione per i tatuaggi da galeotti - per quanto ben fatti - che nota sul corpo di alcuni di loro... .

Sicuro di... non essere del tutto un marziano, si presenta all'appuntamento convenuto con i nuovi amici a cavallo della sua fumogena (miscela al 5%) moto da regolarità sulla quale aveva da poco (prima di partire per il viaggio interstellare) montato una marmitta ad espansione senza silenziatore.
Gli amici, dopo un momento in cui rimangono senza parole, scoppiano in una risata di cui lui non comprende il motivo ma va bene così: è perfettamente cosciente di essere fuori dal suo tempo.
Con calma, apprende dai maschi del gruppo che:
1) in centro non può pensare di passare perché vige il divieto per gli Euro 0 (spiegazione a parte per tale classificazione);
2) in ogni caso, per circolare indisturbato dovrà indossare un casco omologato perché è obbligatorio;
3) comunque una moto così rumorosa dà troppo nell'occhio, anzi nell'orecchio e poi bisogna che ci monti assolutamente un paio di specchietti (uno non basta perché supera i 100Km/h) e le frecce, un bel problema tecnico perché la moto è priva di batteria.

"Va beh - penserà lui -  tanto è pomeriggio ora ce ne andiamo direttamente sulla spiaggia, passo solo dal bar a prendere qualcosa da bere."
Lì scopre che non può acquistare la sua birra preferita non solo perché la Prinz Brau non esiste più e le Lire che ha in tasca sono fuori corso ma principalmente perché al giorno d'oggi non si possono vendere alcolici ai minorenni (problema subito risolto perché ad acquistarli provvede un maggiorenne del gruppo.)
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Falò: non si può
Se ne vanno tutti sulla spiaggia - direttamente con le moto, visto che ormai la stagione balneare è finita - e lui, nel suo stile di una volta (cioè per lui poche settimane prima), propone di accendere un falò sulla spiaggia e tuffarsi a mare tutti nudi. I suoi nuovi amici lo guardano un po' interdetti ed una delle ragazze lo guarda con diffidenza ma alla fine si fanno tutti contagiare dal suo entusiasmo.
Tra canti e giochi si fa tardi, lui si apparta con la ragazza che ha accompagnato con la moto, gli altri fanno più o meno la stessa cosa, il silenzio cala sull'accampamento.
Più tardi, alla luce del fuoco ancora acceso trova il cellulare di una delle ragazze ed incuriosito dalla tecnologia mai vista comincia ad esaminarlo.

Ma in quel momento finiscono i suoi sogni giovanili di vita nel futuro.
Attratti dal fuoco come insetti molesti, arrivano dei funzionari della Capitaneria di Porto che subito informano i Carabinieri, ecc. ed in breve il luogo viene presidiato da diverse Forze dell'Ordine che dopo una sommaria indagine contestano al ragazzo i seguenti reati:

1) Consultazione indebita del cellulare altrui (è di oggi la notizia della condanna a 20 mesi di reclusione inflitta ad un marito che ha osato curiosare nel telefono della moglie)

2) Guida senza casco, porto di passeggero, ecc. che lo dico a fare per tutte le violazioni che riguardano la moto.

3) Eccesso di velocità e guida pericolosa comprovata da almeno due telecamere-autovelox istallate in città.

4) Guida in stato d'ebbrezza (l'avevano visto bere e guidare subito dopo). Mentre ascolta questo capo d'imputazione, chissà perché, gli vengono in mente dei versi (non ancora censurati) di un famoso hit dei Mungo Jerry: You got women, you got women on your mind / Have a drink, have a drive / Go out and see what you can find...

5) Circolazione sulla spiaggia con veicolo a motore (una volta era permessa al di fuori dei giorni e degli orari previsti per la balneazione: in pratica ci si poteva circolare per tutto l'anno e d'estate solo di notte)

6) Accensione fuoco sulla riva (espressamente vietato dalle norme di navigazione in quanto - nell'epoca del GPS! - secondo loro un fuoco può ingannare i naviganti sulla loro effettiva posizione!)

7) Atti osceni in luogo pubblico ovvero pubblica esibizione dei genitali in luogo tutto sommato vicino ad un centro abitato.

8) Consumo di alcolici da parte di minorenni per di più in bottiglie di vetro oltre un certo orario espressamente vietate dalle norme appena emanate dal Comune.

9) Porto illecito di coltello a scatto in luogo pubblico (considerato solo in Italia alla stregua di un'arma da fuoco ed il suo rinvenimento addosso ad una persona ne comporta l'arresto immediato). Tuttavia, anche se non fosse a scatto non si potrebbe portare lo stesso.

10) Violenza carnale anche se la ragazza è consenziente perché si scopre che ha meno di 14 anni nonostante ne dichiarasse e ne dimostrasse 16 (almeno al buio).
Qualcuno dei Tutori in divisa fa anche un conteggio approssimativo degli anni - se non decenni - che potrebbe passare in carcere (visto che, guarda caso, proprio dopo la mezzanotte ha compiuto 18 anni) ed il più ostinato di loro gli dice che fosse per lui - che ha una figlia di 13 anni - gli comminerebbe la castrazione chimica.
La ragazzina, che nel frattempo si era affezionata a lui, piange; la proprietaria del cellulare violato inveisce contro di lui; gli altri ragazzi cercano di difendersi in qualche modo addossando tutta la responsabilità al nuovo arrivato.

Ma il ragazzo ha ancora una possibilità: nel suo zaino che è rimasto lì vicino dietro ad un cespuglio, ha il dispositivo che gli permette di viaggiare nel tempo. In un momento di confusione generale scappa nel buio dietro al cespuglio, afferra il dispositivo, regola il timer per il salto nel tempo di 40 anni ma ha un attimo d'esitazione: può andare sia nel futuro che nel passato.

Mentre riflette sul da farsi, sente una delle guardie che gli urla:
"MA DOVE SCAPPI TANTO TI RITROVIAMO: ABBIAMO I SATELLITI, LE TELECAMERE IN OGNI LUOGO, I BODY SCANNER, I VISORI AD INFRAROSSI..."
Al che il ragazzo non ha più dubbi, non solo configura il dispositivo in modo che lo riporti nel passato ma, visto che può farlo, regola il timer di 10 anni ancora più indietro, tanto nel suo tempo non ha nessuno che lo aspetta.
Gli astanti vedono uno strano bagliore nella macchia mediterranea poco distante da loro e nessuno lo rivedrà più.

Pochi giorni dopo, sparirà misteriosamente e per sempre anche la ragazzina non ancora quattordicenne anni coinvolta nel "sabbah sulla spiaggia a base di alcool, sesso e rock'n'roll" (così titolato dal giornale locale il relativo articolo) Qualcuno, durante le indagini, dirà di aver notato uno strano bagliore vicino a casa sua ma nessuno degli inquirenti darà gran peso alla sua testimonianza. Ad ogni modo, il primo sospettato della sparizione della ragazzina verrà ipotizzato essere il ragazzo che risulta ancora latitante.

Su di una panchina del lungomare, un'arzilla coppia di settantenni legge assieme una copia del giornale di cronaca locale indicandosi a vicenda alcuni dei personaggi visibili sulle foto pubblicate e che mostrano di riconoscere, sorridendo.