sabato 6 agosto 2016

30 anni di superiorità - Yamaha XT 600


Se esiste una moto che ha costituito un punto di riferimento per la sua categoria, questa è la Yamaha XT 600 nelle sue varie versioni.
Concettualmente perfetta per la destinazione d'uso del momento, questa moto è stata senz'altro quella con cui per prima si è dovuta confrontare la concorrenza oppure si è manifestamente ispirata.

Diciamo la verità: nell'arco di più di 30 anni di presenza sul mercato con questa cilindrata, dal 1983 al 2003, di avversarie se ne sono viste nascere e morire a decine, alcune più performanti, altre più agghindate o propositive ma alla fine nessuna in grado di replicare il suo equilibrio generale e la sua innata affidabilità: sotto questi aspetti non c'è mai stata Honda XL, Suzuki DR o Kawasaki KL che tenga.


Gilera RC 600 - 1991
Al di là di particolari realizzazioni operate da Case specializzate nel fuoristrada come KTM, forse solo la Gilera con la sua RC riuscì a realizzare un prodotto veramente superiore, se non altro sotto l'aspetto delle prestazioni.
Ma la Gilera aveva il destino segnato dalla scellerata (nei suoi confronti) dirigenza Piaggio-FIAT e quindi alla lunga neanche un prodotto quasi perfetto come la RC è riuscito a scalfire l'impronta lasciata dalla XT.

La famiglia delle XT monocilindriche, oltre che attraversare l'arco di oltre 40 anni, è stata molto grande, estendendosi dai 125 ai 660cc delle ultime versioni ad iniezione, anche nelle cilindrate 200, 225, 250, 350, 400, 500, 550 e 600 di cui stiamo parlando.
Di queste, le cilindrate più strane per noi sono state destinate quasi esclusivamente a mercati in cui avevano pieno motivo di esistere: da tutto il continente americano al sud-est asiatico all'Australia all'intera Europa. Si è trattato in ogni caso di una delle moto più diffuse al mondo, grazie alle sue affidabilità e versatilità. Una moto usata indifferentemente e con lo stesso successo per badare alle greggi, andare in ufficio, affrontare lunghi viaggi in condizioni disagiate, pattugliare territori, compiere azioni militari, fare la spesa, andare al mare o divertirsi sulle strade di montagna.

Yamaha XT 500 - 1976
Tra tutte, l'antesignana del lotto fu la 500 del 1976, dotata di freni a tamburo e del solo avviamento a pedale ma che inaugurò a pieno diritto il filone delle enduro (sempre più) stradali.

Nel 1979, la Honda propose un modello concorrente - la nota XL - che, come spesso accade per la produzione di questa Casa, si distingueva per una scelta tecnica demenziale in questo caso relativa ad un improponibile cerchio da 23" anteriore, diametro fino ad allora - e per il resto della storia del motociclismo - utilizzato esclusivamente nello speedway.

Yamaha XT 550 - 1982
Pur essendo stata prodotto solo dall'82 all'83, un importante modello di transizione tra la 500 e la 600 fu una 550 estremamente spartana come per alcuni modelli da 250 e 400cc ma estremamente innovativa grazie alla sospensione posteriore "Monocross" simile, non a caso, a quelle sperimentate con successo in quegli anni dalla Casa di Iwata, nel Mondiale Motocross . 

La XT 600 nelle sue versioni fu subito aggiornata con i freni a disco e con l'avviamento elettrico offerto in alternativa a quello a pedale (anche se è tecnicamente possibile mantenerli entrambi). 
Fu anche affiancata da versioni nettamente più specializzate per il fuoristrada di lunga percorrenza - non a caso denominate "Ténéré" - con un assetto più alto, cerchio posteriore da 18" invece che da 17", serbatoio maggiorato ed altri accorgimenti che permisero a molti piloti di cogliere ottimi risultati nei raid.