giovedì 7 giugno 2012

Quanto è aggiornata la nostra tecnologia?


Lamborghini Countach, ci sembra "moderna" ma fu concepita nel 1967

Chiunque si avvicini al motorismo ed a qualsiasi altra branca applicativa della tecnologia, con un interesse che va oltre le proposte del mercato, prima o poi scopre inevitabilmente che da circa un secolo a questa parte ci stanno "vendendo" tecnologia tutt'altro che aggiornata, spacciata però come "stato dell'arte" da opportune campagne propagandistiche supportate da altrettanto funzionali censure mediatiche su quanto riguarda il nostro ("nostro" si fa per dire...) reale stato di avanzamento tecnologico e scientifico.

Lo scopo di tutto ciò? Semplice: tenerci in un costante stato di arretratezza, utile a DETERMINARE e non certo a risolvere ogni nuova esigenza dell'umanità. Solo in presenza di bisogni, reali o fittizi che siano, è infatti possibile controllare la vita della gente a proprio vantaggio.

Se avessimo libero accesso al reale stato dell'arte dello sviluppo tecnologico, in tutti i campi, da decenni ormai non esisterebbe più una piaga come la fame e nessuna guerra avrebbe senso di essere combattuta, le malattie risulterebbero ridotte al minimo e quasi tutte facilmente curabili senza interventi chirurgici o cure più dannose e pericolose della patologia stessa. A nessuno converrebbe più mettersi a giocare con la natura brevettando nuove forme di vita per guadagnarci su a discapito della salute pubblica e nessun politico o scienziato sano di mente si sognerebbe mai di proporre la costruzione di obsolete centrali atomiche per la produzione di energia elettrica (come prodotto di scarto: in realtà le centrali atomiche vengono impiegate principalmente per fabbricare plutonio a scopi militari, altrimenti non converrebbe costruirle).

Limitandoci al campo elettivo di questo sito, il motorismo, secondo voi a quando risalgono i concetti basilari e le invenzioni che hanno dato luogo all'autotrazione? Includo alcune elementari invenzioni legate all'elettricità perché i diversi tipi di motori a scoppio sono solo alcune delle possibili forme di propulsione che possiamo utilizzare.

1745 - Bottiglia di Leida, un prototipo di condensatore che rappresenta la prima realizzazione moderna di un accumulatore di carica elettrica. Specifico "moderna" perché non si può prescindere dai ritrovamenti in Iraq di accumulatori databili ad un periodo di quattro secoli esattamente a cavallo della nascita di Cristo.

1799 - Volta presenta la sua pila.

1805 - Il primo motore a scoppio funzionava a "gas illuminante", un composto già utilizzato, appunto, per l'illuminazione e che conteneva idrogeno.

1834 - Non si dava ancora per scontato che i motori a scoppio rappresentassero l'unica strada percorribile per l'autotrazione, e allora un certo Robert Anderson propose la sua carrozza elettrica.

1854 - Heinrich Goebel realizza la prima lampada a incandescenza dell'era moderna, che andrà a sostituire le lampade a gas ancora utilizzate sui veicoli motorizzati e non. Dell'era moderna, perché alcuni bassorilievi presenti a Dendera in opere risalenti all'antico Egitto farebbero pensare ad un utilizzo di tale tipo di illuminazione per rischiarare le oscurità assolute di misteriosi ipogei. Del resto, gli studiosi sono concordi nell'affermare che di sicuro gli antichi non poterono utilizzare illuminazione da combustione in quel contesto, vista la mancanza di sufficiente ventilazione di tali locali sotterranei.

Bassorilievi di Dendera: una mega-lampada ad incandescenza?

1860 - I nostri Barsanti&Matteucci presentano il loro motore a idrogeno, oltre un secolo prima della BMW... .

1892 - Rudolph Diesel trova il modo di fare a meno delle accensioni comandate inventando il ciclo termico che porta il suo nome, alimentato ad olio di arachidi alla faccia dell'innovazione dei biocarburanti... . All'epoca si trattava di un motore che superava in rendimento i contemporanei motori a ciclo Otto ed è probabilmente per questo che il geniale inventore scomparve misteriosamente dal traghetto che lo avrebbe portato in Francia per realizzare su grande scala il suo motore.

1899 - Qualcuno insiste ancora a proporre vetture elettriche e non a caso, la prima auto al mondo a superare i 100Km/h, se pur per soli 34", fu la Jamais Contente di Camille Jenatry, spinta da un motore elettrico.

1939 - Nikola Tesla presenta la sua Tesla Car ad un magnate dell'auto, un'auto elettrica che non aveva bisogno di portarsi dietro accumulatori ma che captava dall'etere in maniera illimitata l'energia di cui aveva bisogno. E qui entriamo nel campo delle invenzioni occultate all'umanità. Il solo Tesla era titolare di circa 700 brevetti non tutti nel campo dell'elettricità: parecchie sue intuizioni trovano sempre maggior conferma in campo scientifico attuale e dobbiamo a lui, l'uomo che inventò il futuro, l'utilizzo della corrente alternata e tutte le invenzioni che portarono alla realizzazione delle lampade a luminescenza (neon), dei tubi catodici (TV), dei telecomandi, delle indagini a raggi X, della radio, ecc. . Lo stesso Guglielmo Marconi realizzò la "sua" famosa radio utilizzando 17 brevetti già depositati da Tesla, non prima di aver effettuato una visita... disinteressata al laboratorio americano del genio serbo.

1954 - Nella città di Obninsk (ex-URSS) si comincia a generare energia elettrica utilizzando per la prima volta un reattore atomico. Questo può dare un'idea di quanto obsoleta (e superata) sia questa tecnologia.

Insomma, la tecnologia che utilizziamo è solo una parte di quella disponibile in teoria ed è quella che rende di più a chi ce la vende, non a noi: ci sono migliaia di invenzioni più o meno epocali che avrebbero potuto - e potrebbero ancora - accelerare e migliorare vertiginosamente il nostro sviluppo se solo non fossero state condizionate da ben precise e vincolanti logiche economiche. Una per tutte è quella della scelta "definitiva" ed obbligata di lubrificanti, carburanti e combustibili fossili come se non fossero mai esistite, prima, durante e dopo la loro scoperta, alternative possibili. Altre possibilità perdute sono legate all'occultazione di tecnologie rivoluzionarie in tutti i campi, da quello energetico a quello medico, dall'elettronica alla chimica. La logica che sta dietro è sempre quella del profitto di pochi a discapito della comunità.
Fino a quando sarà così, il progresso ci verrà elargito, quando decideranno di farlo, col contagocce ed a caro prezzo.

articolo già pubblicato, arricchito da ulteriori illustrazioni, su heymotard.it